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- Es 15 finale ita 1997
Es 15 finale ita 1997
- Gianluca Mancuso
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- rmontaruli
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L'area del triangolo equilatero grande equivale alla somma dei tre triangoli esterni più il triangolo equilatero piccolo centrale. E tutti questi triangoli hanno una circonferenza inscritta, con raggio equivalente.
Pertanto è possibile ridurre il problema ad una espressione che riguarda i soli perimetri di questi triangoli ed in particolare al lato del triangolo grande, al lato del triangolo piccolo e al lato corto dei trangoli esterni.
Sto provando a completare la soluzione senza ricorrere a trigonometria o assi cartesiani.
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- Gianluca Mancuso
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Premetto che, a causa delle forti restrizioni di questo forum riguardo gli allegati, alcune delle formule man mano ottenute verranno inserite in un'immagine in calce a questo post e identificate con un numero progressivo col quale le richiameremo.
Innanzitutto diamo un nome ad alcuni punti del nostro luogo geometrico come nell'immagine che segue:
E' dimostrabile, oltre che abbastanza evidente, che i tre triangoli ADC, BEA e CFB sono congruenti tra loro. Inoltre, il triangolo DEF è un triangolo regolare, da cui peraltro consegue che gli angoli ADC, BEA e CFB sono di 120°. Ciò detto, possiamo indicare con x la misura (espressa in chilometri) dei segmenti AD, BE e CF, e con y la misura dei segmenti AE, BF e CD. Applicando il teorema di Carnot ai tre triangoli esterni otteniamo:
x2+y2+xy=64
Da cui:
xy=64-x2-y2 (*)
Sappiamo che una circonferenza inscritta in un triangolo ha raggio pari al rapporto fra l'area ed il semiperimetro del triangolo stesso. Detto r il raggio delle nostre quattro circonferenze, trasponendo in formule quest'informazione sia per i triangoli esterni che per quello regolare interno otteniamo rispettivamente le equazioni (1) e (2). In entrambi i casi, l'area del triangolo è stata calcolata come la metà del prodotto di due lati adiacenti moltiplicato per il seno dell'angolo tra essi compreso. Nel caso della (1), l'area è data da ½xy*sen120°, nel caso della (2) l'area è data da ½(y-x)2*sin60°.
Eguagliando tra loro i secondi membri di queste due equazioni, si ottiene, dopo qualche semplice passaggio algebrico, la seguente equazione:
8y-8x+y2-x2=3xy (**)
Sostituendo xy come previsto dalla (*), si perviene, dopo alcuni passaggi algebrici, alla seguente equazione:
x2-4x+(2y2+4y-96)=0 (***)
Trattando questa come un'equazione di secondo grado in x, si perviene all'uguaglianza (3). Sostituendo nella (*) l'incognita x con l'espressione a secondo membro di tale uguaglianza, otteniamo dopo alcuni passaggi algebrici l'equazione (4). Se eleviamo al quadrato entrambi i membri di tale equazione, sparirà il doppio segno del primo membro, e si otterrà, dopo alcuni passaggi algebrici, la seguente equazione:
3y4+24y3-112y2-896y=0
Da cui:
y(3y3+24y2-112y-896)=0
Tralasciando la soluzione, geometricamente inaccettabile, y=0, ci riconduciamo così allo studio di un'equazione di terzo grado. Si potrebbe scomodare il buon vecchio Cardano, ma in questo caso è facile osservare che, procedendo per raccoglimento parziale, si ha che:
3y3+24y2-112y-896=(y+8 )(3y2-112)
Le soluzioni negative sono da scartare, quindi l'unica soluzione accettabile è quella indicata dalla (5).
Sostituendo questo valore all'interno dell'equazione (*), si ottiene un'equazione di secondo grado in x che, riportata in forma canonica, assume la forma (6). L'unica soluzione positiva di tale equazione è data dalla (7).
Introducendo nella (2) i valori trovati per x e y, si ottiene che la misura del raggio r in chilometri è data dalla (8 ). Approssimando i radicali come indicato nel testo del quesito, si ottiene r=0,914 km, che, convertito in metri, dà 914. E 914 è proprio la risposta al quesito!
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- Gianluca Mancuso
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rmontaruli ha scritto: E io credo infatti che la soluzione passi per quella proprietà.
L'area del triangolo equilatero grande equivale alla somma dei tre triangoli esterni più il triangolo equilatero piccolo centrale. E tutti questi triangoli hanno una circonferenza inscritta, con raggio equivalente. Pertanto è possibile ridurre il problema ad una espressione che riguarda i soli perimetri di questi triangoli ed in particolare al lato del triangolo grande, al lato del triangolo piccolo e al lato corto dei triangoli esterni.
Rmontaruli, secondo me con quel procedimento non sbarchi da nessuna parte. Eguagliando l'area del triangolo grande con la somma dei quattro triangoli in cui è suddiviso ti trovi soltanto un'equazione contenente tre incognite, il raggio cercato, il lato del triangolo regolare piccolo e il lato minore dei tre triangoli esterni.
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- Alessandro Beverini
- Autore della discussione
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io nel risolvere questo esercizio mi ero fermato di fronte all'equazione di terzo grado.
(...e per giungere ad un risultato avevo provato a cercare a tentativi un valore approssimato della soluzione)
Mi ha aiutato molto leggere il modo in cui l'hai risolto che trovo molto istruttivo e molto chiaro.
Ora spero di leggere qualche altra soluzione alternativa, per vedere qualche altro modo di affrontare questo problema.
Grazie mille!!!
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E fin qui i calcoli sono da scuola media. Ora si tratta di proseguire se possibile su questa linea se vogliamo chiudere la questione no trigo e no analitica. Se qualcuno ha tempo di indagare ...
La soluzione che ho a disposizione è molto rapida (due righe), ma anche molto trigo, per cui aspetto a postarla.
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